Non è certo una novità che nel regno animale molte specie, e non solo gli uccelli come verrebbe istintivo pensare, durante i rituali di corteggiamento emettano canti e sibili per attrarre la potenziale compagna. Quel che non sapete però è che, secondo studi recenti da parte di un team di scienziati americani della Duke University, anche degli insospettabili roditori, come i topi, utilizzano serenate romantiche per accattivarsi i favori delle loro topine.

Si sapeva già da tempo, affermano gli studiosi, che i topi maschi emettono delle vocalizzazioni ultrasoniche (UVS) analogamente ad altri animali, ora però sappiamo che queste cambiano a seconda del contesto (non solo prettamente sessuale) e che sono altresì in possesso addirittura di un repertorio multisillabico.

Così si è scoperto che i maschi emettono sillabe più lunghe e sequenze e più semplici quando cantano di fronte alle femmine, ma sillabe e sequenze più complesse in risposta alle urine fresche femminili.  Quindi le “serenate” più complesse servirebbero ad attirare le femmine in calore, mentre le sequenze più semplici e dirette vengono utilizzate per il corteggiamento diretto. Ma com’è riuscito questo composito team di biologi, medici e statistici ad arrivare a un risultato tanto preciso e sorprendente?

Sono stati impiegati specifici microfoni per captare gli ultrasuoni emessi quando i maschi interagiscono direttamente con le femmine oppure quando annusano l’urina di una topolina fertile.

E non è finita. Secondo i ricercatori infatti i topi sarebbero in grado di modificare il loro canto anche per dimostrare il proprio rango sociale, oltre che, ovviamente, per fare colpo sulle femmine. E i risultati danno loro ragione dato che le topine dimostrano ampiamente di gradire le canzoni più complesse. Un po’ come nel mondo umano insomma, l’impegno viene sicuramente più premiato e apprezzato dalle partner in questione.

Quindi come si suol dire, topo, ahm uomo avvisato….